mercoledì 15 novembre 2017

Il fatto quotidiano crisi di governo

Adnkronos) - Grave infortunio sul lavoro a Boffalora sopra Ticino, nel milanese, dove un operaio rischia di perdere un piede. Giornata chiave per la crisi di Governo. Al via alle le comunicazioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte al Senato.


Crisi governo , Renzi contro Salvini: “Stacca la spina perché terrorizzato dalla legge di bilancio” Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle alle i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1. Marco Travaglio pensa ad un governo senza ministri leghisti.

Ieri è stata invece una giornata surreale. Una giornata capovolta, una commedia dell’assurdo, in cui niente era come appariva, il governo in carica non c’era, la maggioranza non ha fatto la maggioranza e l’opposizione ha scelto di non fare l’opposizione. Crisi di governo , Renzi frena il ritorno al voto: ‘ Governo di scopo’. Salvini apre a centrodestra unito: ‘Vedrò presto Berlusconi e Meloni’ Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle alle i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1. Naturalmente, tutti sappiamo cos’è una filter bubble (quei filtri della rete per cui tendiamo a vedere sul web per lo più opinioni uguali alle nostre) e dunque non ci illudiamo di avere delle coordinate.


IL TUO QUOTIDIANO DOVE E QUANDO. Crisi di Governo , ecco perché Salvini ha deciso lo strappo Le occasioni per rompere prima non sono mancate. Se non è successo è perché fino a ieri Salvini nutriva dubbi sulla opportunità di provocare la crisi in questo momento.

Poi qualcosa è cambiato. Evidentemente in questo anno la Lega ha passato il tempo a controllare i numeri dei sondaggi. Hanno fatto cadere il primo Governo vicino al popolo dopo decenni di sanguisughe, portandoci a votare in autunno.


E parte subito col botto: La Lega faccia dimettere tutti i suoi ministri da questo Governo. I ministri della Lega dovrebbero votare contro se stessi. Noi saremo al fianco di Giuseppe Conte. Ha il diritto di presentarsi alle Camere per dire quello che abbiamo fatto , quello che potevamo fare e che non faremo. Ci devono guardare negli occhi.


Questo, in estrema sintesi, quanto accaduto ieri, giovedì agosto, nella convulsa giornata che, in serata, è sfociata nella crisi di governo , aperta seppur non a livello formale dalla nota diffusa da Matteo Salvini intorno alle 20. Nelle redazioni dei quotidiani così come tra le sacre stanze della politica. E crisi di governo sia, Matteo Salvini ha rotto gli indugi e, nei fatti, ha staccato la spina che teneva in vita il moribondo governo gialloverde.


Ora, manca solo il passaggio formale, la sfiducia a Giuseppe Conte già presentata al Senato dalla Lega. Una crisi strana, nei tempi e nei modi. Il fatto che il governo sia agli sgoccioli lo conferma anche la mossa di Giancarlo Giorgetti. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, infatti, ha avuto un colloquio di circa minuti con Sergio Mattarella , nel corso del quale ha spiegato al Capo dello Stato le ragioni per le quali ha rinunciato a qualsiasi ipotesi di candidatura come commissario Ue. Un primo segnale potrebbe arrivargli già oggi, con la riapertura dei mercati.


C’è una sola strada, l’interesse del Paese - di Virman Cusenza.

Un tipico esponente dell’Italia alle vongole, mentre lui ha voluto esibirsi come l’incarnazione della decenza anti-barbarica. Servizio Pubblico, Travaglio: “Dizionarietto della crisi di governo ” Editoriale del vicedirettore del Fatto Quotidiano che descrive lo stato politico attuale dopo il successo di Grillo e del Movimento Stelle , vittime di un attacco bipartisan del centrosinistra e del centrodestra. Esistono le crisi parlamentari e le crisi extraparlamentari. Il Fatto Quotidiano 52views.


Ecco cosa è emerso dal faccia a. CRISI DI GOVERNO Ci siamo accontentati del meno peggio. Le “comunicazioni” del premier Conte saranno il primo atto formale di una crisi che pone fine a mesi di governo tra Movimento Stelle e Lega, un governo che secondo i suoi stessi protagonisti doveva avere un respiro di legislatura ma che si è rapidamente incagliato tra le secche di conflitti su troppi temi chiave: dalle infrastrutture. Dalle elezioni il prima possibile al governo tecnico per varare la manovra. Intanto Di Maio, dopo aver fatto il punto sulla situazione economica con il titolare del Mef Giovanni Tria, riunisce i gruppi M5S e, ai parlamentari pentastellati, non risparmia attacchi al suo quasi ex alleato.


Se Angelino Alfano pensa ad un esecutivo tecnico chiamavano Saccomanni e lo facevano primo ministro”. Ma poi, come aveva chiesto Conte e l’aveva sollecitato Luigi Di Maio, il leader leghista si è dovuto piegare. Ha accettato di portare la crisi in Parlamento.


E soprattutto ci ha messo la faccia.

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